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IL CARRO-ARMATO LIBROIA ABBATTE IL VALLE IRNO PISCINE

Ore 22:30, tutto pronto al Dream Soccer Park per la sfida tra VALLE IRNO PISCINE e PROFESSIONE CASA valevole per la 3° giornata della prima divisione AZIENDAL LEAGUE. Le due compagini vogliono continuare la loro striscia positiva e venderanno cara la pelle, siamo sicuri che le emozioni non mancheranno. Il match è intenso sin dalle prime battute, si lotta su ogni pallone vagante senza esclusione di colpi, il Valle Irno prova a colmare il proprio gap-tecnico inferiore con grinta e ferocia, Caliano stasera però ha un bruttissimo cliente : bomber Libroia. Il primo squillo è del Professione Casa, deliziosa la palla di Ferrentino tra le linee ma Riccio apre troppo il piattone e calcia fuori. Al minuto 5 s’infiamma il match, il Valle Irno perde una palla sanguinosa in una zona nevralgica del campo, Bomber Libroia ne approfitta e brucia Caliano, Fruscione in uscita è costretto a stenderlo con un’entrata da Karate, rigore solare. Mai concedere metri al numero 18 che s’incarica lui stesso della battuta e fredda Fruscione, 0 a 1. Il match è sostanzialmente tirato, il Valle Irno reagisce ma non è facile scardinare il fortino bianco capitanato da un sontuoso Gagliardi, al minuto 7 però dopo una mischia in area un rimpallo favorisce Liguori che calcia a lato un rigore in movimento, incredibile. Insiste il Valle Irno ma è impeccabile la fase difensiva della compagine del presidente Romano, Alfano ci prova ripetutamente dalla distanza la mira non è delle migliori. Il Professione Casa difende il vantaggio lasciando campo all’avversario per poi colpire di rimessa, ma spesso il bomberone è troppo solo e viene facilmente ingabbiato dai mastini difensivi del Valle Irno. Ma per bomber Libroia sembra essere una serata magica e chiama  suoi a salire da vero leader in campo. La partita entra in una fase di stallo ed è continuamente spezzettata dai falli, bello il duello Caliano-Libroia, il numero 18 sta regalando una serata da incubo al numero 3 facendo praticamente reparto da solo, incredibile. Il match va a folate, al minuto 11 squillo di Alfano, Vitale è vitale è smanaccia in angolo. La partita è rognosa per il Professione Casa , minuto 15 Rocco filtra ed un clamoroso liscio di Ferrentino manda bomber Alfano in porta, l’uscita di Vitale è provvidenziale e salva tutto. Il match è ruvido, il Valle Irno la mette sullo scontro fisico ed argina la manovra palla a terra del Professione Casa, al minuto 16 Gagliardi, monumentale, lancia per Libroia che vince l’ennesimo scontro aereo facendo da torre per Riccio, il numero 9 calcia fuori. Insiste il Professione Casa, al minuto 18 Libroia lavora con il fisico e va via tra Caliano e D’Agostino, spara forte ma Fruscione c’è e chiude la saracinesca, il numero 18 è un tormento, incontenibile. La reazione degli azzurri si stampa puntualmente sul muro azzurro, Gagliardi è un direttore d’orchestra e dirige alla perfezione Senatore e Rispoli altrettanto sontuosi. I ritmi sono alti ed il match vive di continui ribaltamenti di fronte, al minuto 21 angolo di Riccio, Libroia brucia tutti ma strozza la conclusione rendendo agevole l’intervento di Fruscione. Passa un minuto ed Abate riesce a penetrare in area tagliando la difesa avversaria come il burro ma calcia clamorosamente a lato da due passi a Vitale battuto. Episodio chiave al minuto 23, masochismo da parte del Valle IRNO, ennesimo errore in fase d’impostazione, D’Agostino regala palla a Riccio che lancia immediatamente Bomber Libroia, il numero 18 fredda Fruscione firmando il preziosissimo 0 a 2. Inizia la ripresa e gli uomini del PRESIDENTE ROMANO sembrano essere rimasti negli spogliatoi, Mencherini sfugge a Rispoli sulla fascia sinistra, Abate lasciato tutto solo incorna meravigliosamente e manda k.o. Vitale, 1 a 2 e match riaperto. Gli azzurri ci credono ma il loro arrembaggio è confusionario e prevedibile, Gagliardi sembra davvero insuperabile stasera, che giocatore. Al minuto 29 Libroia mette le cose in chiaro, dopo aver fatto a sportellate con Caliano esplode un destro terrificante che però termina alto, dopo venti secondi Fruscione è miracoloso e disinnesca una sua bomba da due passi, miracoloso. Il Professione Casa argina e prova a far male di rimessa sfruttando la serata di gloria di Libroia, il tema tattico non è variato, minuto 34, lancio panoramico di Senatore , il numero 18 aggancia come se avesse la colla sui piedi, lo stop a seguire fa fuori Caliano ma il suo diagonale esce di un niente e Fruscione può tirare un sospiro di sollievo. Si susseguono i ribaltamenti di fronte e le emozioni, al minuto 35, Mencherini riesce a sfuggire alla marcatura di Gagliardi e di testa da due passi indirizza in porta una rimessa di Liguori, il riflesso di Vitale è incredibile, paratona. Passa una frazione di secondi ed Alfano risolve una mischia calciando di pochissimo a lato, clamoroso. Al minuto 37 Abate rischia un clamoroso auto-goal: TRAVERSA !!! Il VALLE IRNO vuole il pareggio ed il Professione Casa vuole chiudera, s’innesca una nuova fase di stallo durante la quale le due compagini si annullano fino al minuto 43, Senatore effettua l’ennesimo lancio, D’AGOSTINO perde Libroia, se al bomber lasci anche un solo centimetro lui ti castiga, come un Killer Bomber Libroia fa 1 a 3. GAGLIARDI e company rendono vana la reazione degli azzurri e al minuto 48 Libroia cala il sipario sul match, il numero 18 non è umano ma è un carro-armato, di sfondamento e abbinando tecnica e potenza va via a tre uomini per poi trafiggere Fruscione incredulo, golasso e punteggio sull’ 1 a 4. La rete ha spezzato definitivamente le gambe all’avversario che attacca a testa bassa e con poca convinzione, al minuto 52 dalla distanza D’AGOSTINO impegna Vitale. Gli azzurri sono lunghi ed hanno perso mordente e si lasciano andare alle ripartenze avversarie, Libroia ha ancora fame e con la bava alla bocca nei minuti di recupero realizza altre due reti coronando la sua stellare prestazione e fissando il punteggio sul definitivo 1 a 6. La squadra del PRESIDENTE ROMANO è un rullo compressore.

BEST PLAYER

NICOLA LIBROIA

Commento , foto e ripresa a cura di ALBERTO RUGGIERO